mercoledì 25 gennaio 2012

TUTTI COLPEVOLI NESSUN COLPEVOLE

Facciamo conto che ci sia una nazione un presidente del consiglio che si intrattenga con minorenni, che la sera politicamente più importante dell'anno invece di andare all'ambasciata americana, si ingroppi una escort grazie all'aiutino di punture sul prepuzio, che nomini due ministri dopo che queste gli hanno praticato fellatio (anzi per essere precisi, essendo plurale, fellationes), che si sia comprato sentenze, che abbia costruito un impero imprenditoriale con i soldi la cui origine sia sconosciuta, che si sia arraffato la maggiore casa editrice grazie ad una sentenza comprata, che abbia truccato bilanci, spostato soldi all'estero, corrotto testimoni e non mi ricordo più cos'altro.

Questo presidente del consiglio decide di andare alla guerra con l'artiglieria pesante e quindi:
- il direttore di un giornale che lo scritica è bollato come ricchione (in base alla nota e amara barzelletta napoletana che recita così: figlio: papà sono gay; padre: ma tu tieni o mercedès? figlio: no; padre: ma tu tieni o iott? figlio. No padre: ma tu tieni attico e superattico a via orazio? figlio: no padre: beh, allora tu nun si' gay, tu si' ricchione!)
- ezio mauro è un evasore fiscale perché ha venduto una casa a nero
- franceschini ha fatto un mutuo che non si poteva permettere ed era nel collegio dei revisori dell'eni e non ha visto niente

e così via.

Mi verrebbe la frase biblica della pagliuzza e del trave, ma la questione è molto semplice: non è una questione che non sono accettabili le lezioni di morale da chi ha questioni di morale.
La questione è che un assassino è un assassino a prescindere dal fatto che ce ne siano altri; un farabutto è un farabutto a prescindere dal fatto che ce ne siano altri.

La logica di feltri è tutti colpevoli nessun colpevole.

La mia logica è tutti colpevoli tutti da condannare.

Nessun commento:

Posta un commento