mercoledì 25 gennaio 2012

04/06/2009
COMING OUT

Franceschini è l'uomo sbagliato al momento sbagliato. Dà l'idea di essere lì per caso e non fa nulla per far pensare il contrario. Il tono di voce è da figlio di un dio minore di Casini, con quel pesante accento emiliano e l'aria da bravo ragazzo.
Sembra un bravo ragazzo, uno di quegli alunni che sta tra il sei e il sette e che, quando si fanno le rimpatriate quindici anni dopo la maturità, nessuno se lo ricorda.
E' solo, in maniera imbarazzante; ha una scadenza, come una mozzarella taroccata.

E' per questo che ho deciso di votarlo. Tra tanti pescecani, tra geni della politica e della comunicazione che il partito democratico sembra sfornare un giorno sì e l'altro pure, di infallibili valtermassimolettaebersanifassini, questo parvenu fa un sentimento a metà tra le tenerezza e lo sconforto.
Bisogna dargli una mano perché, rispetto a tutti gli altri, sembra in buona fede, un prodi oblungo, fintamente buono.

E poi se il Real ufficializzasse Kakà prima di domenica...

Nessun commento:

Posta un commento