mercoledì 25 gennaio 2012

13/11/2011

Un sabato sera di novembre

è uscita un'edizione straordinaria

il buffone è scappato dal palazzo

cacciato da una porta secondaria

Che fa la folla accorsa al Quirinale?

Lo aspetta con orgoglio e lo saluta?

Inneggia, lo esalta, lo ringrazia?

Oppure è riconoscente e muta?

No, la folla ha stappato lo spumante

vede la luce dopo la notte buia.

La folla urla buffone e lancia gli euro

Un'orchestra suona e canta l'Alleluia!

Chi è stato questo nano calvo e inetto?

Chi ci ha costretto a questa notte lunga?

un pedofilo, puttaniere laido e sciatto

re del viagra, re dei bunga bunga.

Lui è il sogno dell'italiano medio

dei leccaculo, del suo parco buoi

vent'anni a annunciare le riforme

e a farsi solamente i cazzi suoi

Corrompe testimoni e minorenni

una sua troia nomina ministra

attacca toghe rosse e comunisti

(come se esistesse la sinistra...)

I dittatori, questo è risaputo

fanno presto o tardi brutta fine

Gheddafi seppellito nel deserto

Osama in pasto a scorfani e sardine

Non ti auguro la decapitazione

né stare a testa in giù come benito

ma per quello che hai fatto alla nazione

un augurio ti fo, ed è sentito.

Possa tu, debosciato culo moscio

senza tintura e senza più cerone

con tre capelli bianchi e senza denti

vivere con mille euro di pensione

Senza viagra, senza più palazzi

più rughe della Levi Montalcini

passare le giornate dentro ad un parco

tra cacche di cane ed urla di bambini

Guardare disperato i volantini

dei tre per due che fanno all'Eurospin

e niente più troiette e minorenni

ad aspettarti sul letto di Putìn

E quando, una volta ogni due mesi

avrai una parvenza di erezione

sbavando, zoppicando e biascicando

andrai a contrattar la prestazione

e una vecchia bagascia sessantenne

a cui ha detto "Ce l'ho quasi come un mulo!"

Dirà: "tu me l'hai messo in culo per decenni

adessa cerca d'annartene a fanculo!"

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