08/10/2009
Dovrei essere felice
urlando “Come godo!”
adesso che l’Italia
è libera dal Lodo,
adesso che sentenza
ha emesso la consulta
e ancora vespa ha dato
lo spazio a chi ci insulta.
L’arringa delirante
di un azzeccagarbugli
aveva partorito
ancora guazzabugli:
“Ma quali tutti uguali?
Legge uguale per tutti?
Soltanto Lui è l’altissimo
Voi siete farabutti”
E i suoi leccapiedi
gli pseudo giornalisti,
accusano la corte,
covo di comunisti,
la lega imbizzarrisce
cicchitto poi s’incazza
inventano che il popolo
incendierà la piazza
Ma la felicità
non dura che un secondo
mi fermo a riflettere
un poco più in profondo:
l’Italia oggi è un cumulo
di fango e di macerie,
sarebbe giunta l’ora
delle persone serie,
sarebbe giunta l’ora
di cose straordinarie
non certo di litigi
non certo di primarie.
Questo è il confronto,
amaro e drammatico:
di là c’è berlusconi,
qui il vuoto pneumatico
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