mercoledì 25 gennaio 2012

08/10/2009

Dovrei essere felice

urlando “Come godo!”

adesso che l’Italia

è libera dal Lodo,

adesso che sentenza

ha emesso la consulta

e ancora vespa ha dato

lo spazio a chi ci insulta.



L’arringa delirante

di un azzeccagarbugli

aveva partorito

ancora guazzabugli:

“Ma quali tutti uguali?

Legge uguale per tutti?

Soltanto Lui è l’altissimo

Voi siete farabutti”



E i suoi leccapiedi

gli pseudo giornalisti,

accusano la corte,

covo di comunisti,

la lega imbizzarrisce

cicchitto poi s’incazza

inventano che il popolo

incendierà la piazza



Ma la felicità

non dura che un secondo

mi fermo a riflettere

un poco più in profondo:

l’Italia oggi è un cumulo

di fango e di macerie,

sarebbe giunta l’ora

delle persone serie,

sarebbe giunta l’ora

di cose straordinarie

non certo di litigi

non certo di primarie.

Questo è il confronto,

amaro e drammatico:

di là c’è berlusconi,

qui il vuoto pneumatico

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